Ebbene sì, lo devo ammettere… camminare è proprio bello! Grazie ad una amica, mi sono lasciata contagiare da questa droga naturale, economica e senza effetti collaterali (se non un pò di indolenzimento i primi giorni!).
Come mamma, moglie e donna mi sento in dovere di consigliare una bella passeggiata come terapia: anti stress (camminando ilnostro corpo libera delle sostanze, le endorfine e le serotonine, capaci di contrastare l’ansia e la depressione), anti muscoli flacidi, anti mal di schiena, anti programmi tv scadenti del pomeriggio, anti noia… pro benessere proprio, della coppia e della famiglia.
Camminando:
- Si riarmonizza il battito del cuore che, come sappiamo, nei momenti di stress tende ad accelerare, causando ansie e paure.
- In seguito ai miglioramenti fisici del corpo, la mente tende ad allontanare i problemi rendendoli meno assillanti e, allo stesso tempo, tende a vedere con maggiore tranquillità le preoccupazioni di tutti i giorni in modo da poterle affrontarle serenamente.
- Si regolarizza il respiro, che invece nei momenti di ansia e di paura tende a farsi corto, superficiale e “alitante”.
- Si scaricano le tensioni muscolari accumulate nei momenti di stress, senza il rischio di strappi o stiramenti.
- Si protegge l’organismo da osteoporosi e da artrosi: infatti uno sforzo moderato e costante stimola la capacità delle ossa di assimilare il calcio e vi è produzione di sostanze come l’elastina ed il collagene che formano le cartilagini.
- Si ristabiliscono i valori della pressione, i livelli dei trigliceridi e del colesterolo: si consumano cioè i grassi.
Vale anche per gli uomini, per i single, per i giovanissimi, per i meno giovani… per tutti.
Io preferisco camminare in compagnia, ma, anche in solitudine, è un momento piacevole, sia con musica di sottofondo, che ti aiuta a tenere il passo, sia immersi tra i suoni circostanti (ecco, magari se si ha la possibilità, sceglierei un parco, una carreggiata di campagna, un sentierino in montagna o… una bella spiaggia al tramonto!).
Il Walking (detto in inglese,vi sembra una pratica un pò meno banale? A me, … no!) è, comunque, una pratica sportiva riscoperta di recente negli Stati Uniti ed è alla base di tutto il fitness, ma soprattutto viene valorizzata per le sue potenzialità contro lo stress.
Il walking , dal punto di vista tecnico, è un perfezionamento del movimento naturale della camminata : la parola stessa significa appunto “camminare”. È un gesto spontaneo e naturale che tutti siamo in grado di compiere, ma che tendiamo ad usare sempre meno.
Per iniziare a praticare il walking non c’è bisogno di una preparazione particolare, non ci sono rischi e controindicazioni.
Consigli pratici
È bene, nel caso si voglia praticare il walking, seguire alcuni accorgimenti importanti:
- Per iniziare, non bisogna avere troppa fretta, ad esempio ponendosi degli obiettivi impossibili da raggiungere. È necessario invece procedere gradualmente per tappe e per livelli. In ogni caso, conviene seguire la vecchia regola di rallentare o di fermarsi quando il respiro si fa affannoso.
- È bene prepararsi con qualche esercizio di stretching (allungamento dei muscoli) sia prima della seduta di walking che dopo.
- Porre attenzione a curare la propria postura, magari facendosi consigliare da un esperto: la camminata deve risultare fluida, armoniosa ed elastica se si vogliono avere dei benefici.
- Bere acqua durante e dopo l’allenamento; mangiare cibi ricchi di sodio e di potassio (banane, patate, pomodori, latte, riso, carne di pollo, piselli, lenticchie, mandorle, spinaci).
- Curare l’abbigliamento, indossando abiti comodi ed in fibre naturali. Calzare scarpe comode, con la suola rigida alta circa tre centimetri e la parte interna morbida.
Consigli dello psicologo dello sport
- L’atteggiamento mentale è fondamentale per ottenere il massimo beneficio, quindi…
- …non è il caso di sforzarsi per ottenere subito dei risultati: si rischierebbe di aumentare la propria tensione e la propria ansia.
- Ricordiamoci che il nostro benessere risiede nel saper ascoltare il nostro corpo: impariamo a farlo, per riconoscerne i segnali, praticando uno sport dolce come il walking.
- Prima di iniziare un programma di sedute di walking adottiamo un semplice “diario di bordo”, cioè un quaderno sul quale segneremo periodicamente alcune delle nostre impressioni.
Buona Camminata a tutti e … “cammina che ti passa!”
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