Magari!!!! Credo ce ne vorrebbe parecchia di “manna”… comunque, facciamoci coraggio… e diamoci da fare!
“La manna viene citata nella Torah in riferimento al cibo di cui si nutrì il popolo d’Israele durante il cammino dei 40 anni nel deserto dopo l’uscita e la liberazione dalla schiavitù in Egitto; la manna iniziò a scendere dal cielo quando il popolo d’Israele stava avvicinandosi al Monte Sinai per ricevere la Torah.
« E, evaporato lo strato di rugiada, apparì sulla superficie del deserto qualcosa di minuto, di granuloso, fine come brina gelata in terra. A tal vista i figli d’Israele si chiesero l’un l’altro: «Che cos’è questo?» perché non sapevano che cosa fosse. E Mosè disse loro: «Questo è il pane che il Signore vi ha dato per cibo. Ecco ciò che ha prescritto in proposito il Signore: ne raccolga ognuno secondo le proprie necessità, un omer a testa, altrettanto ciascuno secondo il numero delle persone coabitanti nella tenda stessa così ne prenderete». Così fecero i figli d’Israele e ne raccolsero chi più chi meno. Misurarono poi il recipiente del contenuto di un ‘òmer; ora colui che ne aveva molto non ne ebbe in superfluo e colui che ne aveva raccolto in quantità minima non ne ebbe in penuria; ciascuno insomma aveva raccolto in proporzione delle proprie necessità » (Esodo 16.16-18) |
Nella Torah è paragonata ad una pietra di cristallo, al coriandolo bianco e ad una frittella di miele; si racconta che il miele è 1/60 della manna, e per miele si può intendere anche il dattero o il nettare dolce di tutti i frutti. La manna compariva come un granello o come un coriandolo dopo che lo strato di rugiada si scioglieva: si doveva raccoglierla immediatamente per evitare che anch’essa si sciogliesse. Come unico sostentamento alimentare, la manna veniva lavorata in molti modi: con essa venivano fatte anche delle focacce. Quando Dio si apprestava a far scendere la manna dal cielo essa illuminava l’atmosfera spirituale delle tappe affrontate dal popolo d’Israele nel deserto: l’origine celeste della manna favoriva questa manifestazione.”
La Manna, sostanza zuccherina ricavata dal Fraxinus Ornus incidendo il tronco, è in primo luogo un lassativo leggero esente da controindicazioni, particolarmente adatto alla primissima infanzia, alle persone molto anziane debilitate e convalescenti. È un regolatore e rinfrescante intestinale, purifica l’apparato digerente da tossine e appesantimenti dovuti a cattiva alimentazione. La Manna ha una benefica azione sull’apparato respiratorio: infatti si comporta da fluidificante, emolliente e sedativo della tosse, calmante nelle bronchiti (pezzetti di manna sciolti in bocca lentamente hanno proprietà espettoranti). È un dolcificante naturale a basso contenuto di glucosio e fruttosio, utilizzabile come dolcificante per diabetici. La manna è innocua e priva di azioni secondarie rilevanti, cosa che tra l’altro la rende particolarmente raccomandabile per i bambini piccoli (da 3 a 10 grammi al giorno).
La si trova pura in erboristeria sotto forma di cannelli o altrimenti consiglio Mannavis del dott. Giorgini (pastiglie masticabili e di sapore gradevole).
Da ricordare:
LIBERARE L’INTESTINO E’ LA PRIMA COSA DA FARE, ANCHE NEL CASO DI UN BAMBINO MOLTO PICCOLO, NEL CASO IN CUI CI SIA FEBBRE!
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