Domenica 6 giugno si terrà l’ultimo seminario di Costellazioni Familiari a Bologna, dal titolo “Il legame e la libertà”.
L’incontro è aperto a tutti ed è particolarmente dedicato a quelli che si chiedono cosa sia per loro la libertà.
Il seminario fa parte della formazione base per Mediatore Familiare e Sistemico.
Ha scritto B. Hellinger, inventore delle Costellazioni Familiari: “La nostra libertà cerca qualcosa. Non appena lo trova, è giunta a destinazione e smette di cercare. Esiste anche una libertà senza ricerca. Si allontana da qualcosa invece di avvicinarsi. Non giunge mai all’obiettivo e non smette mai. Se la nostra libertà è alla ricerca di un obiettivo lo serve e ha forza. La libertà senza meta – tranne che l’obiettivo di allontanarsi da qualcosa – resta vuota.”
La libertà sembra essere un valore molto sentito nella nostra cultura. Spesso ci viene ripetuto che il nostro modo di vivere si distingue da quello di altre epoche e di altri paesi per il fatto che è fondato sulla libertà. Siamo anche abituati a considerare l’osservanza di certe regole di comportamento, così importante in altre culture, come un limite alla libertà individuale, come obblighi superati da cui, per nostra fortuna, ci siamo liberati.
Il nostro mondo ci chiede di essere degli individui indipendenti e ci offre in cambio la libertà di scegliere fra una grande varietà di oggetti e di servizi. Tanto più grande è la nostra capacità produttiva, tanto più ampia sarà la nostra possibilità di scelta e di movimento. Siamo posti continuamente di fronte alla mancanza di un limite nelle possibilità offerte nel godimento di ogni tipo di beni. Basterebbe comprare la cosa che desideriamo o, meglio ancora, vincere alla lotteria per essere veramente liberi e quindi felici…
Siamo spinti perfino credere che la libertà consista nell’essere indipendenti dalla propria eredità – come se un fiume potesse rendersi indipendente dalla propria sorgente o una pianta dal proprio seme. La cultura moderna, come in una crisi adolescenziale, crede di poterci liberare dai vincoli che ci limitano, ribellandosi ad essi. In questo modo, però, si ottiene soltanto di farli agire in modo sotterraneo, senza che ce ne rendiamo conto.
Quante volte ci siamo accorti di comportarci proprio come il genitore dal cui esempio vorremmo svincolarci! Lottare contro i legami biologici può dare a un ragazzo quella impressione di autodeterminazione che gli serve per affacciarsi al mondo. Da adulti, invece, ci si rende conto che questa lotta ci porta a costruire legami fragili, basati sulla presunzione di essere migliori di chi ci ha dato la vita, sulla fatica di non essere come loro e sulla paura di ripetere gli stessi errori.
Non riconoscere la forza dei nostri legami familiari trasforma il desiderio di libertà in una fuga, una libertà da, invece che una libertà per. Nello sforzo di non sentirci prigionieri, rischiamo di perdere il contatto con le energie profonde che agiscono in noi. Al contrario, si può raggiungere un certo grado di indipendenza dai legami biologici, solo riconoscendone e rispettandone la forza. Se riusciamo a riconoscere la traccia su cui si muove il nostro destino, anche se non ne comprendiamo completamente i termini, ci accorgiamo che libertà e legame si appartengono. Allora siamo liberi di essere noi stessi e quindi di dirigerci naturalmente verso il nostro bene.
Mediatore: dott. Stefano Saviotti
Accompagnatrice: dott.ssa Diana Marchesi
Data: domenica 6 giugno 2010
Orario: ore 9.00 iscrizione, ore 9.30 inizio, ore 13.00 pausa pranzo,
ore 15.00 ripresa, ore 19 conclusione.
Luogo: CSAPSA via S.Maria Maggiore, 1 Bologna
Costo: € 70.00 (coppie € 120.00, bambini e adolescenti gratis)
più tessera associativa RuYi € 10.00
Agevolazioni: studenti e pensionati sconto 10%, soci Coop sconto 15%
Informazioni ed iscrizioni: mail: info@ruyi.it, sito: www.ruyi.it , tel. 051477982 – 3386002461(Alessandra)
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