Domenica 21 marzo nella sala CSAPSA in via S.M.Maggiore 1, a Bologna, si terrà un seminario di Costellazioni Familiari dal titolo”La rabbia”.
L’incontro è aperto a tutti coloro che intendono guardare con più chiarezza alla propria realtà affettiva.
Di seguito, trovate le informazioni necessarie e una breve introduzione all’argomento proposto.
Il seminario si inserisce nel percorso di formazione base per Mediatore familiare e sistemico.
Siamo in un autobus affollato e qualcuno ci pesta il piede, oppure siamo nel traffico e qualcuno impedisce alla nostra auto di passare. Se fossimo ben presenti a noi stessi diremmo o faremmo qualcosa per chiedere a chi ci calpesta o ci ostacola di stare più attento. Invece spesso di fronte ad un impedimento non agiamo, ma preferiamo rimanere nel disagio.
La rabbia è un sentimento che serve a suscitare una reazione, a tirare fuori l’aggressività che necessaria per conservare il nostro posto quando è minacciato. Il mancato funzionamento di un meccanismo così naturale ci fa capire che chi non è arrabbiato non ha difficoltà ad arrabbiarsi all’occorrenza: egli sa che, ottenuto il suo scopo l’aggressività svanisce. Chi è profondamente arrabbiato invece si arrabbia difficilmente, se lo facesse entrerebbe in contatto con qualcosa che la rabbia nasconde, quindi preferisce sentirsi superiore, soffrire piuttosto che agire, e rinnovare così le ragioni del suo risentimento.
Nella Medicina Tradizionale Cinese la rabbia è una emozione collegata con l’attività del circuito energetico fegato/cistifellea, che rappresenta nell’organismo umano la fase energetica dei vegetali (legno). L’aggressività che si placa una volta raggiunto lo scopo di proteggerci, che si mantiene quindi su di un piano concreto, è la dote naturale delle piante, che si adattano e proliferano appena si creano le condizioni necessarie. La stasi di questa forza, il suo trasferimento sul piano mentale, la rabbia nei confronti dei supposti aggressori e non di quelli veri, serve a sostituire qualcos’altro.
La rabbia che permane, come condizione emotiva di fondo, è un sentimento secondario. La rabbia è più facile della paura e molto più facile del dolore. Ci arrabbiamo con qualcuno perché lo temiamo o semplicemente non lo conosciamo. Ci arrabbiamo con qualcuno perché non abbiamo la forza di soffrire per la sua perdita.
Tutte le separazioni suscitano sentimenti luttuosi. Spesso ammettere una mancanza irreparabile, a causa della scomparsa o dell’allontanamento di una persona cara, non è facile. Allora ci arrabbiamo, perché non riusciamo né a vivere fino in fondo il sentimento della perdita, né a farne a meno. Arrabbiandoci con chi ci manca o con un suo sostituto, fissiamo la perdita, facciamo i conti con essa coltivandola ogni giorno, come se fosse una pianta che non può fare a meno delle nostre cure.
In certi casi la rabbia può essere anche un modo per sentirci collegati ad un famigliare. Per quanto attenuata, l’aggressività che non trova espressione si riversa sull’elemento più debole del sistema, che diventa oggetto dell’aggressività oppure suo interprete. Spesso il figlio vive la rabbia che il genitore, a sua volta troppo arrabbiato, non riesce a manifestare. Anche questa rabbia sostituisce un altro sentimento più difficile da vivere, ma di cui non è facile riconoscere l’origine, perché si tratta di un sentimento non vissuto, ma ereditato.
Mediatore: dott. Stefano Saviotti
Accompagnatrice: dott.ssa Diana Marchesi
Data: domenica 21 marzo 2010
Orario: ore 9.00 iscrizione, ore 9.30 inizio, ore 13.00 pausa pranzo,
ore 15.00 ripresa, ore 19 conclusione.
Luogo: CSAPSA via S.Maria Maggiore, 1 Bologna
Costo: € 70.00 (coppie € 120.00, bambini e adolescenti gratis) più tessera associativa RuYi € 10.00
Agevolazioni: studenti e pensionati sconto 10%, soci Coop sconto 15%
Informazioni ed iscrizioni: mail: ruyi@fastwebnet.it, sito: www.ruyi.it – tel. 051477982 – 3386002461(Alessandra)
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