il messaggio dei sintomi

Prossimo incontro con le Costellazioni Familiari: domenica 11 aprile a Bologna!

Ecco una breve descrizione del tema trattato:

“I sintomi, sia quelli transitori, sia quelli ricorrenti, sono trattati dalla medicina occidentale come un disturbo che occorre tacitare con ogni mezzo. La medicina occidentale si è assunta infatti il compito di mantenere, per quanto possibile, la nostra efficienza, proponendosi di annullare gli effetti di tutto ciò che potrebbe allentare o interrompere il legame che tiene uniti i suoi membri alla società. In questo modo ci aiuta a mantenere il nostro posto nella comunità, ma ci spinge a trascurare il messaggio che il corpo ci sta inviando.

Sottoposto a cure soppressive, il corpo, se si tratta di una informazione importante, cercherà in ogni modo di ribadirla, manifestando sintomi apparentemente diversi, ma sempre inerenti al problema che sta vivendo. Segnalerà le sue esigenze, sviluppando disturbi ad un livello via via sempre più profondo, fino a limitare o interrompere una funzione organica. Se il suo messaggio continuerà a non essere ascoltato, renderà cronico il disturbo, abbandonando in tutto o in parte la funzione che non riesce più a gestire.

Spesso gravi malattie sono l’ultimo atto di disturbi lievi che, se interpretati correttamente, suggeriscono un cambiamento esistenziale, necessario al mantenimento della salute. Trascurare o anche enfatizzare questi segnali crea una distanza da se stessi potenzialmente pericolosa. Trascurarli mette a rischio la salute organica,  enfatizzarli crea una situazione ansiosa che impedisce la chiara visione della situazione.

La medicina psicosomatica suggerisce di prendere in considerazione cosa il disturbo ci impedisce di fare. Questo modo di vedere ha il merito di restituire al corpo la sua intelligenza e di collegarlo con le forze energetiche e psichiche che lo animano. Riconsegnando a chi soffre la propria responsabilità, gli offre la possibilità di ricondurre il sintomo al problema realmente vissuto dalla persona nel suo complesso. Di rado però, la comprensione verbale e, quindi, solo mentale della situazione è di aiuto per una vera risoluzione.

Nelle rappresentazioni con le Costellazioni Familiari, i sintomi ricorrenti o permanenti sono messi in relazione con i legami che ci connettono al nostro sistema familiare. Se nella nostra vita affettiva o in quella dei nostri genitori o di altre persone critiche della famiglia qualcosa è rimasto incompiuto e chi ha vissuto la frattura non ha avuto la forza di comprenderla, il sintomo ci avvisa che è venuto il momento di riconsiderare la cosa.

Essendo il corpo l’aspetto visibile dell’anima, esso ha proprio il compito di manifestare quello che si muove nell’interiorità. Il sintomo è il segnale che sta avvenendo un movimento interno che chiede di essere considerato. Il riconoscimento di questo movimento ci darà delle indicazioni sorprendentemente precise per procedere nella direzione del suo compimento. La sofferenza che il disturbo ci ha arrecato acquisisce così un senso, lasciandoci, non solo meno addolorati, ma anche più vicini a noi stessi.”

Mediatore: dott. Stefano Saviotti

Accompagnatrice: dott.ssa Diana Marchesi

Data: domenica  11 aprile 2010

Orario: ore 9.00 iscrizione, ore 9.30 inizio, ore 13.00 pausa pranzo, ore 15.00 ripresa, ore 19 conclusione.

Luogo: CSAPSA via S.Maria Maggiore, 1 Bologna

Costo: € 70.00 (coppie € 120.00, bambini e adolescenti gratis) più tessera associativa RuYi € 10.00

Agevolazioni: studenti e pensionati sconto 10%, soci Coop sconto 15%

Informazioni ed iscrizioni: mail: ruyi@fastwebnet.it, sito: http://www.ruyi.it

tel. 051477982 – 3386002461(Alessandra)

Vi aspetto!!

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